taurasi d.o.c.g.

compagnia delle vigne


Da oltre duemila anni la vite prospera sui colli della Valle del Calore, una delle zone d’Italia dove nascono alcuni dei più straordinari vini al mondo. Il naturale e millenario isolamento di queste terre ha contribuito alla conservazione degli antichi vitigni autoctoni, di cui, con genialità, le genti hanno perfezionato la pratica della coltivazione e vinificazione. Tra i più prestigiosi rossi d’Italia, l’armonica combinazione fra il vitigno Aglianico e i territori di produzione conferiscono al Taurasi D.o.c.g. Compagnia delle Vigne eccezionale struttura, complessità e longevità.

 
scheda tecnica

Vitigno: 100% Aglianico

Zona di produzione: vigneti di proprietà fra i comuni di Lapio e Montemiletto.

Tecnica di produzione: le uve selezionate sono raccolte verso la fine di ottobre, primi di novembre, diraspate per poi proseguire con la macerazione che dura in media 14 giorni, con continui rimontaggi. Successivamente il mosto conclude la sua fermentazione in acciaio per poi il vino essere lasciato a maturare in piccoli fusti di rovere francese, per almeno 18 mesi e successivo affinamento in bottiglia per almeno 24/36 mesi.

Caratteristiche organolettiche: di colore rosso rubino, con profumi dalle note fruttate e speziate, con uno sviluppo interessante di aromi terziari di liquerizia, vaniglia, note balsamiche, chiodi di garofano. Un vino elegante e morbido, strutturato, persistente, adatto ad una lunga conservazione.

Abbinamenti gastronomici: ideale con ragù, carni rosse, formaggi stagionati, cacciagione.

Servire a 18°-20°C.

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premi e puntggi
Compagnia delle Vigne racconta di questo angolo d’Irpinia, incastonato tra bellissime vigne, oggi come in passato, e di cui abbiamo memoria negli antichi tomi redatti sotto il dominio del Regno di Napoli.

Tanti sono i rimandi al borgo di Montefusco, Capitale dell’allora Principato Ulteriore d’Ultra

– oggi Provincia di Avellino – che sotto la sua giurisdizione aveva “duocentodiciasette luoghi tra Città, Terre e Casali”. Di queste terre bucoliche e fertili racconta minuziosamente il Sig. Abate Dr. Francesco Sacco nel I° tomo dell’antico dizionario geografico-istorico-fisico ,composto nel 1795, e dedicato al re delle Sicilie, Ferdinando IV.


"Alla sacra regal maestà di Ferdinando IV Re delle Sicilie, e di Gerusalemme , Infante di Spagna"
“Informato il Re, che il Dizionario geografico del Regno, composto da V.S. sia un’Opera non solo utile, ma necessaria non meno a’ Forestieri, che a’ Nazionali per meglio conoscere ogni luogo anche più piccolo di esso Regno, si è la M.S. degnata permettere a V.S., che, pubblicandolo per stampe, possa Ella Intitolarlo al suo Augusto Real Nome.”
2 Dicembre 1795, introduzione di Carlo Demarco al tomo del Sig. Abate Francesco Sacco.

 

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