Siete pronti al prossimo Vinitaly?
La 56ª edizione Vinitaly si terrà a Verona dal 14 al 17 aprile. Ci ritroveremo, come da tradizione, al PADIGLIONE 6 – STAND B4!
Abbiamo il piacere di comunicarvi che proprio in occasione del Vinitaly parteciperemo alla 13sima edizione del wine tasting di OperaWine “Finest Italian Wines”, nato nel 2012 dalla collaborazione di Veronafiere e Vinitaly con la prestigiosa rivista americana Wine Spectator. L’evento esclusivo offre agli operatori specializzati di tutto il mondo la possibilità di conoscere i migliori vini italiani, in base alla classifica redatta annualmente dagli esperti di Wine Spectator.
Qui, il 13 aprile, parteciperemo alla kermesse dei TOP 100 Produttori Italiani con il nostro il Taurasi Fatica Contadina Docg 2015: vino rosso da lungo invecchiamento, nato da uve aglianico 100%, si contraddistingue per la sua eleganza, un fruttato maturo ed un tannino morbido.
La Finest Italian Wines Selection di Wine Spectator ha la capacità di raccontare la grande diversità del vino italiano, sia guardando alla tradizione, sia alle nuove frontiere dell’enologia. Una vetrina di respiro internazionale, che mette in scena i migliori vini italiani con orientamento all’export nei grandi mercati esteri.
Il Taurasi Fatica Contadina Docg
nasce dalle uve di aglianico, nelle vigne di proprietà site a Lapio e Montemiletto (AV), a circa 550-600 mt s.l.m., su suoli argillosi-calcarei, con filari lunghi e scoscesi – un’area collinare la cui morfologia rende le lavorazioni lunghe e non sempre facili durante l’anno. Da qui, il nome Fatica Contadina, che evoca l’idea dell’impegno profuso in vigna per coltivare la vite e raccoglierne le uve. La vendemmia avviene manualmente intorno alla seconda decade di Ottobre; le uve sono trasportate in cantina, dove la macerazione sarà di circa 15 giorni, ed, a questa, seguirà la fermentazione alcolica e malolattica; il vino matura, così, in piccoli fusti di rovere francese per 24 e continua la sua evoluzione in botti di slavonia da 35 HL per altri 18 mesi, in ultimo affina in bottiglia per minimo 24-36 mesi.
Pillole di storia
L’Aglianico, un vitigno antico, portato in Irpinia dai greci nel VII-VI secolo a.C. racconta di un vino simbolo dell’Iprinia, protagonista della cosiddetta “Ferrovia del vino” negli anni ‘30, quando vagoni pieni di aglianico raggiungevano i principali distretti vinicoli del mondo.
Nel ’50, la sua distribuzione si arresta a causa della fillossera, ma, successivamente, il Taurasi riprende la sua corsa e, nel ‘68 vive una delle sue più grandi espressioni grazie alla famiglia Mastroberardino. Da allora, ne ha fatta di strada, ottenendo nel 1970 la DOC. Poi, con i nuovi modelli stilistici ed interpretativi, quali l’utilizzo delle barrique o di grandi botti di rovere di Slavonia, e la nascita di nuove etichette, il Taurasi è esploso, guadagnandosi il riconoscimento della DOCG nel 1993.