taurasi d.o.c.g.

vigne verginianae


Da oltre duemila anni la vite prospera sui colli della Valle del Calore, una delle zone d’Italia dove nascono alcuni dei più straordinari vini del mondo. Il naturale e millenario isolamento delle genti ha contribuito alla conservazione degli antichi vitigni autoctoni, giunti a noi anche grazie all’illuminata opera dei Benedettini del Monastero di Montevergine (XII sec.) che, con genialità, hanno coniugato profumi, sfumature, contrasti, contribuendo a perfezionare la pratica della coltivazione e vinificazione in epoca medievale. Tra i più prestigiosi rossi d’Italia, l’armonica combinazione fra il vitigno Aglianico e i territori di produzione conferiscono al Taurasi Vigne Verginianae eccezionale struttura, complessità e longevità.

 
scheda tecnica

Vitigno: 100% Aglianico

Zona di produzione: vigneti di proprietà.

Tecnica di produzione: alla raccolta di uve selezionate a fine ottobre - inizio novembre segue la vinificazione con macerazione di circa 14 giorni. A fermentazione alcolica e malo-lattica ultimata, il vino viene lasciato a maturare in piccoli fusti di rovere per almeno 18 mesi, con successivo affinamento per almeno 24 mesi in bottiglia.

Caratteristiche organolettiche: di colore rosso rubino, con riflessi violacei e profumi che vanno dalla frutta rossa matura allo speziato, con uno sviluppo interessante di aromi terziari di cuoio, note balsamiche, vaniglia e liquirizia. Elegante, di notevole struttura, buona persistenza e piacevoli note di frutti rossi al retrogusto, è un vino adatto alla lunga conservazione.

Abbinamenti enogastronomici: ideale con ragù, carni rosse, salumi e formaggi stagionati, cacciagione importante e cioccolata.

Download PDF

premi e puntggi

Tratto dal Codice Diplomatico Verginiano, a cura di Placido Mario Tropeano (Montevergine, Padri Benedettini, 1979):

243. CARTULA OBLATIONIS
1137 – novembre, ind. I, Montefusco

Proserpina, figlia di Umberto signore di Atripalda, nel ricevere la notizia della morte del marito Iderno, caduto nella guerra tra il re Ruggiero ed il conte Rainulfo nei pressi di Siponto, chiede ad Alberto, rettore e custode della chiesa di Santa Maria di Montevergine, di voler inviare in terra di Puglia alcuni suoi religiosi per ritirare le spoglie mortali del marito e dargli onorevole sepoltura nel santuario; contemporaneamente offre all’abbazia una vigna fuori il castello di Montefusco nella località Santo Angelo a Marcopio.

(Originale, PERGAMENA N. 239, mm. 215x425; scrittura beneventana).

 

resta in contatto

newsletter




Presa visione dell’informativa ex art. 13 del Regolamento 2016/679 (GDPR),
pubblicata alla pagina informativa sulla privacy .
In relazione alle finalità di tipo commerciale e promozionali, quali l’inoltro di comunicazioni inerenti la Terredora Di Paolo, aziende clienti o partner.

facebookinstagramtwitteryoutube
 
Italiano