taurasi riserva d.o.c.g.

lucio




 
Sono otto gli anni trascorsi dalla scomparsa prematura di Lucio Mastroberardino, un enologo talentuoso che ha segnato non solo i primi vent’anni di vita di Terredora, ma l’alba del nuovo Millennio in Irpinia.

Il tempo passa, ma l’eredità di Lucio continua a vivere nella sua cantina e ci piace pensarla come le radici da cui la vite trae la linfa e dispiega così i tralci verso l’alto.

Chi l’ha conosciuto certamente ricorda la sua ricerca dell’eccellenza unita ad un carattere autentico, il suo rigore nel lavoro, il suo essere persona pragmatica, i suoi atteggiamenti volti a favorire la capacità di fare squadra in azienda e non solo. A suo modo era anche imprevedibile, creativo.

Non un vino, ma tre riserve di Taurasi dedicate a Lucio, che esaltano il temperamento di un vitigno strepitoso qual è l’Aglianico, reso unico dalle diverse espressività dei siti di provenienza delle nostre vigne: Pietradefusi, Lapio e Montemiletto. Il progetto Taurasi Riserva Lucio nasce per ricordare questo nostro “compagno di viaggio” e non potevamo farlo se non con un progetto di vini da collezionare, che esaltano il temperamento di un vitigno strepitoso qual è l’Aglianico, reso unico dalle diverse espressività dei siti di provenienza delle nostre vigne.

La prima vendemmia selezionata per questo speciale progetto, destinato solo alle grandi annate di Taurasi, è la 2007, equilibrata, carnosa e dall’ottimo potenziale evolutivo, pur già alle soglie dei quindici anni di vita.

Il cofanetto, con le tre riserve, è pensato per regalare l’esperienza di scoprire territori attraverso “emozioni liquide”.

Le tenute di Pietradefusi, Lapio e Montemiletto le possiamo immaginare come i vertici di un ideale triangolo sovrapposto al cuore dell’area di produzione del Taurasi, un’area piuttosto ampia ed estesa che abbraccia ben diciassette comuni. Risalendo il fiume Calore, si passa, infatti, dai 350 metri s.l.m. di Pietradefusi agli oltre 600 metri di altitudine a Lapio; ciò implica che possano intercorrere fino a 3 settimane di differenza nella maturazione delle uve fra la vigna Pietradefusi, la più anticipata, e la più tardiva, a Lapio. Anche le giaciture presentano differenze, nonostante la comune base argillosa-calcarea, combinata a elementi di origine vulcanica, e le distanze piuttosto ravvicinate. Pur nella diversa espressività, maggiore eleganza per la riserva ottenuta a Pietradefusi e tannini dalle sfumature peculiari di austerità raffinata per i vini ottenuti dalle uve delle altre due tenute, queste tre interpretazioni sono tutte accomunate da struttura, potenza e longevità.
E’ questo l’ensemble che racconta di Lucio e del Taurasi che lui amava.
 

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