Come preludio alla selezione, ecco le poche esaustive parole del francese Daniel Marcil:
“Il Taurasi, per me, è come un mustang; è un cavallo indomabile che va addomesticato, molto dolcemente; questo è il ruolo dell’enologo, certo, ma non solo; anche il degustatore deve fare la sua parte, non farsi spaventare dai tannini, prendersi il tempo per domare il vino”.
Qui, i preferiti Terredora di Les 5 Du Vin, commentati da Hervé Lalau!
Terredora di Paolo Irpinia Aglianico Principio 2015
“Bel naso di amarena, palato corposo senza risultare appesantito dagli anni, un po’ di freschezza, stile e ancora tanta struttura, ed anche giocosità, tutto questo per un Irpinia Doc di 6 anni!”
Terredora di Paolo Taurasi Riserva Campore 2009
“Il rovere avvolge le note di prugna matura ed amarena, al palato unisce la dolcezza del glicerolo e la freschezza corposa del pepe di Cayenna. La giuria apprezza.”
Terredora di Paolo Pago dei Fusi Taurasi 2007
“Sorprendentemente fresco, questo 2007 presenta tannini ben marcati ma ancora supportati da frutta e succo di liquirizia.”
Terredora di Paolo Pago dei Fusi Taurasi 2008
“Qui, la prova che c’è un effetto vintage nel Taurasi: questo fratellino del precedente sembra più carnoso, e ci porta nel bosco, tra le conifere, le more, l’alloggio di un animale da pelliccia, la selvaggina ed il tabacco della pipa appena fumata dal guardiacaccia; poi ci offre un finale sorprendente che unisce caffè verde, liquirizia e funghi.”
Terredora di Paolo Taurasi Pago dei Fusi Taurasi 2012
“Frutta nera, paprika, olive nere, volume ed una piacevole astringenza che fa venire l’acquolina in bocca, alcune note di evoluzione, già perfette da bere oggi.”
Harvè Lalau, verso la fine l’articolo, afferma che su oltre 100 vini degustati, ben quasi 40 vini hanno destato l’interesse dei giornalisti, tanto da scriverne due articoli, e ciò vuol dire che il tasso di soddisfazione è stato elevato, soprattutto trattandosi di vini non sempre facili all’inizio. Quindi, l’autore Harvè Lalau conclude esclamando che “qualora i wine lover abbiano la fortuna di trovarlo in cantina o nella trattoria di fiducia, non esitino a farsi sedurre dal fascino deciso dell’aglianico. Anzi se l’aglianico non ci fosse, ne rivendicassero un po’! Questo perchè non dimentichino mai che è poiché lo comprano e lo ricercano che può esistere un mercato per ogni determinata tipologia di vino!”
Con la speranza di veder crescere il pubblico di appassionati di Taurasi nel mondo, vi invitiamo a degustare i vini decantati da Las 5 Du Vin!
Si rinvia ai link degli articoli pubblicati online dal blog francese, per ulteriori approfondimenti:
Prima parte: Les 5 Du Vin
Seconda parte: Les 5 Du Vin
Giulia Mastroberardino