fiano di avellino d.o.c.g.

compagnia delle vigne


Da oltre duemila anni la vite prospera sui colli della Valle del Sabato, una delle zone d’Italia dove nascono alcuni dei più straordinari vini al mondo. Il naturale e millenario isolamento di queste terre ha contribuito alla conservazione degli antichi vitigni autoctoni, di cui, con genialità, le genti hanno perfezionato la pratica della coltivazione e vinificazione.Tra i più prestigiosi bianchi d’Italia, il Fiano di Avellino D.o.c.g. Compagnia delle Vigne è un vino profumato, elegante, corposo, sapido, fresco, strutturato. Dotato di grande finezza espressiva, è perfetto da bere giovane, ma anche un bianco da lungo invecchiamento.

 
scheda tecnica

Vitigno: 100 % Fiano.

Zona di produzione: Vigneti di proprietà fra i comuni di Montefalcione e Lapio.

Tecnica di produzione: Le uve, selezionate in vigna, sono raccolte nella prima decade di ottobre; la loro vinificazione, a poche ore dal taglio, inizia con la diraspatura, cui segue la macerazione a freddo e pressatura soffice. Il mosto, illimpidito per decantazione statica, viene, poi, fermentato a basse temperature, massimo a 18°C per circa 4 settimane. A fermentazione ultimata il vino è affinato in acciaio, sulle fecce fini, per un periodo di circa 4 mesi e, poi, almeno 1 mese in bottiglia.

Caratteristiche organolettiche: di colore giallo paglierino, con riflessi dorati, il bouquet si presenta con profumi dalle note di nocciola tostata, miele, pera e floreale. Un vino elegante e morbido, dalla struttura importante e dalla forte persistenza aromatica.

Abbinamenti gastronomici: Ideale con ostriche, frutti di mare, carpacci, crostacei e piatti di pesce di alta cucina.

Servire a 10°-12 °C.

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premi e punteggi
Compagnia delle Vigne racconta di questo angolo d’Irpinia, incastonato tra bellissime vigne, oggi come in passato, e di cui abbiamo memoria negli antichi tomi redatti sotto il dominio del Regno di Napoli.

Tanti sono i rimandi al borgo di Montefusco, Capitale dell’allora Principato Ulteriore d’Ultra

– oggi Provincia di Avellino – che sotto la sua giurisdizione aveva “duocentodiciasette luoghi tra Città, Terre e Casali”. Di queste terre bucoliche e fertili racconta minuziosamente il Sig. Abate Dr. Francesco Sacco nel I° tomo dell’antico dizionario geografico-istorico-fisico ,composto nel 1795, e dedicato al re delle Sicilie, Ferdinando IV.


"Alla sacra regal maestà di Ferdinando IV Re delle Sicilie, e di Gerusalemme , Infante di Spagna"
“Informato il Re, che il Dizionario geografico del Regno, composto da V.S. sia un’Opera non solo utile, ma necessaria non meno a’ Forestieri, che a’ Nazionali per meglio conoscere ogni luogo anche più piccolo di esso Regno, si è la M.S. degnata permettere a V.S., che, pubblicandolo per stampe, possa Ella Intitolarlo al suo Augusto Real Nome.”
2 Dicembre 1795, introduzione di Carlo Demarco al tomo del Sig. Abate Francesco Sacco.

 

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